Capito Obama?

La dolorosa verità è che l’obiettivo di Obama non è mai stato quello di impedire che Teheran si procuri l’arma nucleare. Tutta la sua strategia delle “sanzioni-se-il-coinvolgimento-fallisce” non è altro che un espediente. L’amministrazione Obama non ha mai avuto l’intenzione di imporre sanzioni pungenti sull’Iran. Come un autorevole funzionario dell’amministrazione ha detto al New York Times, lo scopo dei discorsi sulle sanzioni è quello di persuadere gli iraniani a negoziare. Nelle sue parole: “Si tratta di riportarli ai negoziati, poiché il vero scopo è quello di evitare la guerra.”

Capito? Per quanto concerne Obama, un Iran con armi atomiche non è la preoccupazione principale. La preoccupazione principale è che Israele potrebbe usare la forza per impedire che Teheran si procuri armi nucleari.*

Difendersi, cioè.

*) Caroline Glick, Sarah Palin’s friendship, JPOST.com, 12/2/2010 (traduzione dall’inglese: Ralph Raschen)

Dalla “soluzione finale della questione ebraica” al “boicottaggio finale di Israele” (con ticket di sinistra d’andata e ritorno)

Da Levante Online (10/01/2009) in questi giorni si apprende che:

Il sindacato autonomo del commercio Flaica-Cub (Federazione lavoratori agro-industria commercio ed affini uniti), per mezzo del segretario Giancarlo Desiderati, lancia un “boicottaggio degli acquisti nei negozi del commercio a Roma che si rifanno alla comunità israelitica”.

Ma non è tanto grave poiché per essere più precisi:

La Flaica si affretta a smentire e ad aggiungere: «Non e’ mai stata nominata nei nostri comunicati la comunità ebraica Romana, a cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà per le sofferenze che ha subito nel passato e che riconosciamo quale composta da cittadini e lavoratori onesti».

Al contrario dei cittadini d’Israele che (a prescindere dai poveri oppressi arabi) sono tutti ladri, farabutti e… militaristi imperialisti peggio dei prussiani, degli amerikani e dei serbi messi insieme (per non dir ciò che di solito diciamo più tardi al bar) e che, secondo Desiderati, si meritano

«il boicottaggio finale di Israele perché chiunque usi mezzi militari contro civili inermi, sia Palestinese che Israeliano commette un crimine contro la vita umana e per questo va boicottato anche nella parte economica per impedire con questi soldi di continuare ad acquistare altre armi da guerra.» [grassetto mio, RR]

mentre, come quasi tutti sanno, “per impedire con questi soldi di continuare ad acquistare altre armi da guerra”, i “palestinesi”, la sinistra italiana li boicotta finalmente già da anni.
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