Morgantini über alles

Lo scorso 9 novembre, nel 69° anniversario della Kristallnacht, il pogrom antiebraico nazionalsocialista che costituì “l’inizio dell’Olocausto” (Deborah Weiss), è stata pubblicata sulla National-Zeitung (“Giornale nazionale”, con sede a Monaco di Baviera) un’intervista a Luisa Morgantini*, vicepresidente del Parlamento europeo, attivista antisionista, e gran sostenitrice dello stragista antisemitico arabo Marwan Barghouti.

La National-Zeitung, secondo la versione tedesca di Wikipedia, pubblica principalmente “articoli minimizzanti sul passato tedesco del nazionalsocialismo, prendendo soprattutto le difese della Wehrmacht. Secondo i critici del giornale, [vi] si fomentano risentimenti contro gli ebrei con titoli stereotipati e con articoli antisemitici e in altri articoli si attaccano lo stato di diritto democratico e i suoi rappresentanti”.

Fra i “critici” della National-Zeitung va annoverato anche l’Ufficio federale per la tutela della Costituzione (Verfassungsschutz). L’intervista a Morgantini è intitolata “‘Israel praktiziert Apartheid’“. Non serve la traduzione del titolo, credo, e il contenuto dell’intervista è fatto delle consuete insinuazioni che si possono leggere anche quotidianamente in italiano, per es. su il manifesto, Liberazione ecc.

Tuttavia, un particolare dell’intervista va forse rilevato come ulteriore esempio della straordinaria logica di certi combattenti di sinistra alleati degli sterminatori odierni di ebrei. Disse la Morgantini, vicepresidente del parlamento europeo, al giornale antisemita, con buona pace di quest’ultimo:

Io, però, non sono un’antisemita, bensì la figlia di un partigiano il quale nella Seconda Guerra Mondiale combatté nelle montagne d’Italia contro la Wehrmacht tedesca.

L’antifascismo, quindi, la Luisa ce l’ha nel DI ENNE A, niente da fare, è scientifico.

Inoltre la Luisa confessò a quel giornalaccio di essere “cresciuta […] con il ‘Diario di Anne Frank’ che giaceva sotto il mio cuscino”. E quindi, cari giovani aspiranti a fare i massacratori di ebrei senza volere passare da antisemiti, se non potete più contare su genitori, bensì magari solo su un bisnonno partigiano, non dimenticatevi di ficcare, per un certo periodo, un esemplare del Diario di Anne Frank sotto il cuscino, il che vi aiuterà. Così i sionisti avranno molta difficoltà a sostenere che voi siate degli antisemiti e non semplicemente dei combattenti ‘contro l’apartheid’, ‘contro l’occupazione’, ‘per la Palestina’, ‘per la giustizia’, ‘per la pace’ ecc. blabla.

È comodo, no? Poi non vi costa quasi niente.

*) Online: http://www.archiv.national-zeitung.de/cgi-bin/suchmausg.pl?suchw=Morgantini&extern=extern&kategorie=0&exakt=alle&treffer=&ref=http://www.archiv2007.national-zeitung.de/NZ46_3.html#tome1