L’Italia è campione d’Europa (2)

In un post recente avevamo riferito che “a detta del comandante italiano Graziano, [l’hezbollah] collabora tanto bene con l’UNIFIL nel Libano“. Ci siamo invece dimenticati di aggiungere che il generale Graziano sembra soffrire di una falsa modestia veramente fuori luogo, poiché anche il rovescio della medaglia, e cioè il fatto che, viceversa, anche l’Unifil non collabora maluccio con i terroristi dell’hezbollah, è, per così dire, carino. Ad esempio, all’inizio di marzo

attivisti armati di hezbollah […] che guidavano un autocarro pieno d’esplosivi, minacciarono il battaglione italiano dell’UNIFIL con le armi. Invece di usare la forza, come richiesto dal loro mandato, i soldati dell’Onu abbandonarono il posto.

L’organizzazione antisemitica Hezbollah, da parte sua, secondo una dichiarazione recente del suo segretario generale Nasrallah, si considera tuttora in guerra con Israele (“die Jüdische” del 05/09/2008) e sembra anche più massicciamente armata di prima di quella nuova “missione di pace” voluta da gente come Prodi, D’Alema e Rice.

Dire che uno più uno fa due, e cioè che l’UNIFIL è servito e serve a camuffare e con ciò a sostenere i preparativi di guerra di sterminio dell’Iran contro Israele, sarebbe tuttavia molto esagerato. E sarebbe ancora peggio dire che tutto questo sarebbe stato previsto già dall’allora presidente di consiglio Romano Prodi quando si impegnò tanto per impedire ad Israele di sconfiggere efficacemente quelli che intendono annientarla, arrivando perfino a proporre come mediatore per la risoluzione “pacifica” del conflitto fra Hezbollah e Israele proprio un rappresantante dei tele-comandanti dei terroristi jihadisti, l’iraniano Ali Larijani.

Eh no: e non si può proprio dire che, come ebbe a dire il defunto presidente del Consiglio centrale degli Ebrei in Germania, Paul Spiegel, “dietro il grido di pace si trincerano gli assassini”! Non si può!