Ahmadinejad offers Obama a helping hand for the November elections

Shh, Obama, can you hear me? I mean this: You let me continue make little bomb for kill all Zionists, and I speak peace like Hitler sometimes in the Thirties until November 2, but much softer. We will not attack you until then (know what I mean: hudna), you have another two years, maybe finally may speech at Berlin Siegessäule, how you say? – get shit out of Rebublicans, afterward become UN king, and I maybe already go to heaven and have 72 nice fresh chicks, so everybody happy as can be. Big win-win deal, got it? Alright man? Good deal? Best I can offer! Now even Russia maybe more afraid, but EU help us sure! So let us lose not time, we almost finished!

Da una lettera scritta dopo un breve viaggio a Gerusalemme [modificato]

Cara Signora G.,

[…]

Il “Suo” Camilleri con il suo “senso dello Stato” con la S maiuscola e spesso e volentieri anche in grassetto e corsivo, non credo che mi piacerebbe. Mi pare che costui scriva con troppo poco rispetto per la Syntax (senza grassetto) e quindi anche per la logica. Ich halte es, so gut ich kann, mit Karl Kraus e, inoltre, il fatto che Camilleri partecipò ad almeno un “No Cav Day” non me lo rende affatto più simpatico – non amo Berlusconi, ma non sono (più) né anti-italiano né antisemita, né antiserbo, né anti-americano (ragion per cui circa quindici anni fa, dopo che i tedeschi, il primo di settembre di quell’anno, 1995, partendo da Piacenza cercarono di bombardare Pale, fui estradato freddamente da Bologna ad opera di un mob proto-nazista variopinto, costituito da amanti della Pace con la P maiuscola e dello Stato, ‘quando ci vuole’ anche con due S, che più o meno tacitamente mi accusava di avere compiuto tutte le nefandezze possibili di questo mondo (e quindi, in ultima istanza, di essere un ebreo con la E maiuscola)).

Sono confermato nel mio giudizio dal fatto che qui, il Nostro dice che “[i]n realtà non faccio altro nei miei romanzi” che raccontare seriamente che “[i]o sono un italiano nato in Sicilia che ha un forte senso dello stato e che stima gli avversari politici che hanno lo stesso forte senso dello stato”. Si tratta quindi quasi certamente di uno scrittore rassicurante con la R – o, meglio, con la kappa – maiuscola e già per questo motivo preferirei non incontrarlo da nessuna parte, neanche nelle sue opere di fiction, poiché temo che mi racconterebbe sempre solo kvesto.

Mi sembra, insomma, che si tratti proprio di uno di quegli ideologi (con la I maiuscola e in grassetto e corsivo) tedeschi “italiani” d’ogni nazionalità, inclusa purtroppo anche quella israeliana, a dir poco odiatori di Israele, che al giorno d’oggi ti saltano addosso a ogni piè sospinto, e pertanto il caso Camilleri Io lo chiuderei volentieri già dopo avere eseguito le mie prime modeste indagini preliminari nell’internet. Poiché a differenza di qualcun altro, che circa due  anni fa or sono fu tentato di buttare i prodotti cartecei del Nostro nella spazzatura, a me forse potrebbe venire voglia di ficcare il libro preso a prestito (per dialettaleggiare un po’ come Camilleri) int el tsess, per poi premere il tasto dell’acqua. Ma chi me lo sturerebbe poi, il water, casomai? Non g’ho né il Temp, né i Skei. Inoltre, dovrei risarcire la biblioteca per il danno economico. Avendo anche già assaggiato qualcosa della sua fiction su internet, un’impresa del genere mi sembrerebbe per ora troppo rischiosa.

[…]

Freundliche Grüße
Ralph Raschen

Andrea Camilleri con Krawatte

Camilleri con Krawatte

“Incidente” in Samaria

Kol Israel ha riferito che sulla strada di collegamento 396, vicino alla città di Shaked nel nord della Samaria, un trattore guidato da un palestinese ha tamponato un camion con bombole di gas nella cui cabina, accanto al conducente israeliano, erano seduti tre bambini israeliani. Il conducente del trattore e tutti e tre i bambini sono morti. La notizia [sic] viene chiamata senza eccezione un incidente, ed anche nei media israeliani non vi è nessun dibattito su un [possibile] retroscena terroristico.

Da: Heute in Israel, 16 settembre 2010 (traduzione dal tedesco di Ralph Raschen)

Occupational “therapy” for Jews threatened by mass-murder

While DEBKAfile reports that – given that the Russians seem to have agreed with the Iranian anti-Semitic rackets upon starting to feed it with nuclear fuel rods already on the 21st of August, protecting it from an Israeli attack – Israel has probably only one week left for damaging the Bushehr atomic facility without causing much harm to civilians, the so-called Middle East Quartet, of which Russia is part, enthusiastically represented by the new face of the EU, Catherine Ashton, has found just in time another “good” distraction for the Israelis, coercing the anti-Semitic PA president Mahmoud Abbas into “direct talks” within a few hours while there are signs that it is willing to impose its own preconditions on Israel in his stead now, e.g. putting pressure on it to make Judea and Samaria judenrein.

While the “Quartet” and the whole world only feigns to be serious and concerned not only for the Arabs who in their majority, especially in the “West Bank,” still wish to destroy Israel, but even for the Jews, and is indeed only torturing the Israelis in order to have them make more and more concessions to those aiming at their destruction, by acting as if it is all just a game like the Nazis’ “games” explained by the protagonist Guido to his own son in Roberto Benigni’s kitsch film “La vita è bella” in order to have him have some kind of a happy childhood despite the Shoah, Caroline Glick has recently explained (again) the seriousness of the threats Israel is facing thanks to the fact that the West would so very much like to dream on of “peace” and “friendship” with those who are preparing a new Holocaust, and, for a little afterward, the rest of the West’s end:

“The Religion of Believing that Serbs are Mass Murderers”

That is my favorite headline so far this month. My favorite quotation is:

If the tribunal at the Hague were a real court, by the end of the proceedings it would find that what Karadzic is actually guilty of is being a Serb general. And of defending a population that is guilty of breathing while Serbian.

Both are from Julia Gorin.

But under the headline quoted in the headline of this post, there is also another important sentence, contained in a comment by a certain Arius:

What the Muslims did in the Balkans they are trying to replicate to bring down Israel.

Gesti tedeschi e gesta (filo-)islamiche

Screenshot: www.spiegel.de, 11/7/2010, ore 0.39

Mentre il calciatore turco-tedesco Mesut Özil fa il saluto nazista in Sudafrica (vedi screenshot da www.spiegel.de, 11/7/2010, ore 0.39) poco dopo che il parlamento tedesco ha approvato unanimemente una resolutione in cui si chiede ad Israele la cessazione del blocco di Gaza, in altre parole: la “ri-liberalizzazione” del traffico d’armi destinato ad Hamas nonché la facilitazione della circolazione di terroristi antisemiti in Israele, affinché i racket islamisti possano continuare meno disturbati da misure di difesa israeliane a sterminare altri sei milioni di ebrei,  “[i] «pacifisti» a senso unico ci riprovano a mettere in piedi una nuova flottiglia per sbarcare a Gaza. Gli amici italiani di Ha­mas sono in prima linea. Si in­contrano con i diplomatici tur­chi dell’ambasciata a Roma e an­nunciano che sono già pronte sei navi delle 20 previste. L’istitu­to israeliano per l’antiterrori­smo di Herzilya denuncia che si tratta di «una nuova flottiglia del­la guerra santa» pronta a salpare in settembre e punta il dito con­tro gli organizzatori italiani.” (Il Giornale, 8/7/2010)